26 set 2013

IL FIORENTINO DI ARCORE

Io apprezzo Berlusconi per la sua tenacia e per la sua incredibile capacità di far dimenticare il lunghissimo tempo che ha passato e passa a Palazzo Chigi. (M.Renzi)

Trucco e parrucco - Una cosa sola li divide: l'uno ha bisogno di cerone e ritocchi per apparire giovane mentre l'altro no. Per il resto sono simili, anzi simbiotici.Posseggono ambedue le capacità di imbonire e arringano la folla osannante con argomenti che poco hanno a che fare con la "reale realtà" e che puzzano di propaganda elettorale fin da lontano.

Riescono, e questa si che e una dote rara, a trascinare le loro moltitudini con argomenti vuoti, senza alcun costrutto politico ma che sollecitano quei sentimenti di rivalsa economica e sociale che molti più o meno scientemente coltivano, istigando contemporaneamente gli animi degli ascoltatori al disconoscimento dei fondamenti democratici del paese.

Leaders naturali, demagoghi, agitatori, giovanilisti politici, novelli Savonarola? Macchè, non incensiamoli troppo con termini roboanti, essi incarnano semplicemente la caricatura dell'uomo politico (e sembrano  veramente tali), sono il frutto artificiale dei media nazionali che pur di conquistare "share" non vanno troppo per il sottile.

Un uomo solo al comando - "Un uomo solo al comando" è il loro convincimento politico, non concepiscono il dibattito e le critiche considerando le loro divulgazioni (anzi farneticazioni) senza senso come verità rivelate. I loro lunghi silenzi, alternati a farsesche comparsate televisive, sono accuratamente preparati dagli "spin doctors" per la bisogna assoldati ed hanno il solo scopo di catturare l'attenzione  (che, nel loro intento, dovrebbe successivamente tramutarsi in consenso) dei cittadini senza proporre alcunchè, senza neanche minimamente abbozzare l'ombra di un rimedio che sia credibile per aiutare il paese a superare la grave crisi che vi imperversa.

Nei loro interventi pubblici il populismo e il qualunquismo sono elevati ai massimi livelli raggirando la gente con discorsi ingannevoli e spingendola ad agire contro i propri interessi. Di volta in volta si alimenta l’insofferenza verso gli immigrati, si aumenta la paura verso uno stato autoritario, si fanno promesse irrealizzabili,  si dichiara guerra contro la droga e in tutto ciò si intravede insomma una vera e propria degenerazione della democrazia unita ed un latente dispotismo.

Tra coloro che prendono lezioni alla "Sorbona" di Arcore il nostro sindaco fiorentino, che un tempo "girava la ruota" di Mike Bongiorno, è uno dei più assidui e, come il suo mentore insegna, sta tentando di di compiere il grande passo nell'agone politico nazionale sfidando i tanti dinosauri che imperversano nel partito al quale (incredibile ma vero) sostiene di appartenere. Egli vuole fare il rivoluzionario anche se tutta la nomenklatura parteggia per lui, anche se il cavaliere (nella logica berlusconiana Matteo non può perdere) lo sosterrà fino in fondo.

Basta con le illusioni - Ma non basta e non conviene affidarsi ad un altro affabulatore. La stessa comunità nazionale, anche se stordita da anni e anni di volgare videocrazia, cercherà di risanarsi da quello strano morbo di cui soffre e che ha il nome di "cojonite acuta". Basta con le illusioni. Anche se sarà dura basta correre dietro entusiasti a chi la spara più grossa e non si tratta di un sentimento ispirato all'antipolitica, ma dell'avanzata inarrestabile nelle coscienze della "Politica 2.0" fondata sulla riscoperta dei principi di dignità e di responsabilità pubblica, sulla partecipazione e sulla condivisione degli obiettivi comuni da parte dei cittadini che vogliono riprendersi il diritto di decidere del proprio futuro.

Per troppo tempo la disinformazione e l'ignoranza hanno regnato incontrastati sulle pagine dei giornali e sugli schermi tv, adesso dobbiamo riprenderci le nostre certezze, dobbiamo riscoprire quel decoro intellettuale e quella responsabilità pubblica che per troppo tempo abbiamo dimenticato.

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