12 apr 2013

LE ERINNI DI SILVIO

La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. (Oscar Wilde)
Mara Carfagna  politica 
ed ex show-girl italiana

Spesso sono bionde ma comunque alte, slanciate, "trucco e parrucco" perfetto, fisico palestrato e dieta equilibrata, "mise" griffata all'ultimo grido e vertiginosi tacchi a spillo portati con disinvoltura.

Siamo su un set cinematografico? Stanno girando un film di Iames Bond? No, non è così, siamo - incredibile a dirsi - nell'austero parlamento della repubblica Italiana dove possiamo assistere, come per l'ormai famoso "red carpet" festivaliero, alla passerella di queste nostrane stelle del firmamento politico nazionale. Non solo, non sottovalutiamo la situazione, questi splendidi esemplari femminili, provenienti dalle scuderie pidielline, sono delle vere e proprie macchine da guerra, delle "donne guerriere" degne della migliore epopea classica e dedite, come vestali, anima e corpo ad una moderna religione: quella della più sfrenata adorazione del così detto Cavaliere di Arcore.

Esse hanno un'unica missione, quella di difendere allo stremo delle forze ed incuranti delle più plateali evidenze, i discutibili punti di vista del loro impagabile "conducator", e lo fanno con incredibile fanatismo e aggressività su tutti i teatri mediatici che l' attuale sistema comunicativo offre loro. E così, nei loro interventi sui più o meno qualificati "Talk show" nazionali non appena si tocca l'adorato nome di Silvio ecco che si scatena l'offensiva di queste nuove "erinni", allevate e cresciute non per tutelare in politica gli interessi degli italiani ma per mantenere solida e impenetrabile la barriera difensiva a protezione degli interessi esclusivamente privati e personali del cavaliere. E, quali inflessibili paladine, lo fanno con foga, con prevaricazione, sproloquiando a spada tratta senza il minimo rispetto delle più elementari regole del civile discutere e sorprendentemente senza tenere in minimo conto la concezione strettamente utilitaristica che il loro "grande macho" Silvio ha del sesso femminile.

Ciarpame senza pudore secondo la definizione dell'ex moglie del cavaliere Veronica Lario oppure troie in giro per il Parlamento come le ha definite il Il musicista-assessore Franco Battiato? Non saprei cosa rispondere, però ascoltando quello che hanno detto e dicono le varie Alessandra Mussolini, Mara Carfagna, Daniela Santanchè,  Laura Ravetto, Mariastella Gelmini, Michaela Biancofiore, Beatrice Lorenzini, Stefania Prestigiacomo, Michela Vittoria Brambilla  e altre loro impagabili colleghe il pensiero corre a quelle figure, le Erinni (significa le colleriche) che sono, nella religione e nella mitologia greca, le personificazioni femminili della vendetta (Furie nella mitologia romana) soprattutto nei confronti di chi colpisce i parenti o i membri del proprio clan e che venivano rappresentate con la bocca spalancata nell'atto di cacciare urla terribili con l'intento di vendicare i delitti, soprattutto quelli compiuti contro la propria famiglia.
Muammar Gheddafi tra 
le sue  guardie  del corpo

Ma questo non è una trovata del nostro incredibile paese, altri personaggi più o meno raccomandabili hanno utilizzato le stupefacenti capacità delle donne guerriere: ad esempio tale colonnello e dittatore libico Muammar Gheddafi amava circondarsi di statuarie ‘bodyguard’ con rossetto, gioielli, unghie laccate e tacchi alti ovvero di giovani donne che avevano giurato di dedicargli la loro vita e di essere sempre al suo fianco, notte e giorno. E che dire allora delle mitiche valchirie, graziose ragazze armate sopra cavalli alati, con elmo e lancia oppure delle arcinote amazzoni, popolo di donne guerriere appartenenti alla mitologia greca?

E così via, esplorando nelle vicende umane, è storicamente accertato che in Africa, nel regno del Dahomey, tra il XVIII e il XIX secolo esistevano donne guerriere, alte e fisicamente forti, con compiti di guardia del corpo per il re e i suoi familiari. Insomma niente di nuovo sotto il sole, direte voi, però consentitemi un certo stupore, anzi una certa meraviglia, nel constatare l'efficacia della difesa di questa femminile categoria nel porre contrasto agli attacchi che spesso vengono portati al loro protetto.

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