6 giu 2013

NON CI RESTA CHE PIANGERE

Quando un governo viola i diritti del popolo, l'insurrezione è, per il popolo e per ogni porzione del popolo, il più sacro dei diritti e il più indispensabile dei doveri. (Marchese de La Fayette)


Ci siamo: stavolta è finita davvero. Si sono trascinati per anni, cambiando segretari come le gomme di una macchina senza capire che non bastava, che bisognava passare all’auto elettrica. Ma loro niente, diritti verso il baratro, in marcia  verso il suicidio collettivo. Un altro grande partito come il Pd muore nel passaggio tra seconda e terza Repubblica. Saprà trasformarsi in araba fenice o come fecero i democristiani, le varie correnti si venderanno al miglior offerente? Spiace constatare quanto opportunismo esista nel Pd. Non basta fare comunicati e dichiarazioni, ci si aspettava che  il Pd si battesse in nome dei cittadini e delle famiglie ma invece si è sottomesso al governo Letta-Alfano, ha rinunciato alle proprie idee, si è lasciato “comprare” dall’opportunismo e dal fascino del potere.


Quando si dice “non farne una giusta neanche per sbaglio”. Lo scollamento dell’apparato dai suoi ormai ex elettori danno l’immagine di un partito che, nella sostanza, non esiste più. Infatti è questa la situazione del Pd prima, durante e dopo la storica rielezione dell’88enne Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica o quando si propone per un'alleanza col PDL con la sottomissione della sua cultura progressista ad una assai modesta agenda liberal conservatrice.

In questi giorni tiene banco, quale fosse il problema dei problemi, il presidenzialismo: bene è l’ultimo favore che il centro sinistra sta facendo a Berlusconi dopo averne seguito le orme sulla precarizzazione del lavoro, dopo avergli lasciato intatto il conflitto di interesse, dopo aver aver inciuciato su tutto il possibile tranne che su Ruby, adesso stanno facendo la respirazione al tycoon in stato di morte apparente, lasciandogli il completo monopolio delle critiche ormai più che ovvie. Eh già, invece di dire resistenza, resistenza, resistenza adesso vogliono desistenza, desistenza, desistenza. In nome della astinenza. 

Non siamo mai usciti dal berlusconismo, ci siamo ancora dentro, Berlusconi e' di nuovo il padrone delle scelte politiche e anche se avevamo creduto che le elezioni avrebbero rappresentato la sua fine dobbiamo purtroppo constatare che Il governo Letta-Alfano e' nelle sue mani. Il PD si è ormai ectoplasmizzato, il dubbio adesso è se  riusciranno ad organizzargli almeno un funerale dignitoso. 

La morte del Pd non sarebbe una buona notizia di per se perché di un partito di quel tipo se fosse sensato e serio ci sarebbe un gran bisogno. Si può obbiettare che perlomeno abbiamo un governo forte un governo, come si dice di larghe intese (= larghe attese) ma questo discorso allo stato dei fatti non mi sembra proprio condivisibile, anzi l'attuale sistema di governo è riassumibile con lo slogan: cazzi vostri. Terremoto? Cazzi vostri. Straripano i fiumi? Cazzi vostri. Frana la montagna? Cazzi vostri. Aspettate una tac da un anno? Cazzi vostri. Dovete lasciare il lavoro per accudire un malato? Cazzi vostri. Siete disoccupati? Cazzi vostri.

Signori la politica "nella comune accezione del termine" è morta, ma quella vera, quella pura, è ancora viva nella testa della gente, e ai corrotti di questo paese fa dannatamente paura. E allora, pur se molti gioiranno di questa situazione, diciamo come nell'omonimo film diretto e interpretato da Massimo Troisi e Robrto Benigni " non ci resta che piangere".

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