16 ago 2013

TAMARRITA' DUE

Sentita rcentemnte da un tamarro romano: "Ehi a bella viè qui che c'ho 'n bel toro tra le gambe che te vole conosce!"

Ho già parlato in un precedente post di quel fenomeno antropologico chiamato "Tamarrità" alias "Tamarraggine" ma non ho parlato delle idee (può capitare, anche se molto raramente, che ne abbia) politiche del tamarro doc, e del suo intendere l'organizzazione sociale e l'ordine costituito che ne deriva.

Normalmente il tamarro politico parla solo per se’, non risulta si sia mai posto il problema di un interlocutore (soprattutto popolare) e dunque un vero pensiero politico non c'è e parimenti non c'è neanche  un impegno nel sociale. Però ama il colore nero sconfinando spesso nella scala dei grigi catarifrangenti e si adorna spesso con simboli nazifascisti come la svastica, la doppia S delle "schutzstaffeln" hitleriane, il teschio con le ossa incrociate ed altre simili pinzellacchere. E questo la dice lunga circa il suo embrionale concetto politico.

Sembra, ma non e’ provato che (in casi numericamente inferiori alle eclissi di sole) il tamarro abbia cercato di comunicare, ma molto malagevolmente, con altri esseri umani diversi da lui e che sia riuscito anche a mettere insieme qualche frase, scorretta nella sintassi, nella grammatica e nei concetti. E se l'importante, comunque, e’ farsi capire il tamarro fallisce anche in questo.

In genere il tamarro ha familiarità’ con l’offesa verbale, specie verso i familiari, meglio se di sesso femminile e adotta facilmente il greve lessico da caserma, dimenticando subito la retorica di facciata. 

Vuole il massimo, ma ha un’idea di questo massimo assai limitata, un’idea un po’ strapaesana: col macchinone dietro il quale c’è la quintessenza stessa della volgarità contemporanea.

E anche i nomi con i quali le giovani tamarre e i giovani tamarri si chiamano sono tutto una sintesi della più genuina tamarrità: abbondano le Samantha e le Dborah (mi raccomando con la acca) le Ylenia (rigorosamente con la ipsilon)così come le varie Katia e Sharon mentre per i maschi vanno per la maggiore Kevin, Brando, Cristian, Fabiano, ecc. (ma perchè tanti nomi di origine straniera? Forse perchè con un cognome italiano stonano e sono ridicoli ?).

Insomma il tamarro in realtà non è un essere inferiore ma è l'erede, è l'immagine rsidua di quelli che una volta si chiamavano i "bulli di periferia".

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