26 ott 2013

MALEDETTA TECNOLOGIA

Maggiore tecnologia vuol dire maggior facilità di comunicare, ma anche maggior falsità e minor privacy. Lo ha detto Joel Schumacher.

Un mondo digitale. La tecnologia applicata all'elettronica, negli usi più comuni, va dal computer al telefonino, dal tablet alla TV di nuova generazione, dalla domotica ai piccoli gadget casalinghi ed ha progressivamente interessato nell' ultimo ventennio le famiglie italiane. Siamo tutti contagiati da una specie di "virus tecnologico" e il rapporto  è totalizzante: abbiamo acquisito la convinzione che questi apparati siano ormai parte di noi e come tali ci accompagnino in ogni momento della vita. L’informatica è diventata essenziale per la società attuale e mentre negli anni passati era appannaggio degli adulti oggi una certa competenza tecnologica è  diventata bagaglio culturale comune, si studia nelle superiori, nelle università e i giovani non immaginano neanche come si possa vivere in sua assenza. 

E' il progresso, è l'evoluzione della specie, è un fenomeno saldamente impiantato nella collettività destinato inevitabilmente ad accentuarsi in futuro. La tecnologia oggi è per tutti fondamentale e, anche volendo, non se ne può fare a meno perchè in qualsiasi campo di attività questa conoscenza è diventata ad essa funzionale. Ma, come si suol dire, non è tutto oro quel che riluce.

Information technologyGrazie alle diffusione dell'interconnettività oggi si possono gestire, in maniera rapida ed efficente, enormi volumi di informazioni provenienti dagli utenti stessi e queste informazioni costituiscono una risorsa essenziale per organizzazioni aventi finalità più o meno lecite. Il mondo contemporaneo è come una grande piazza di paese dove, volendo, si può sapere tutto di tutti. La tanto sbandierata privacy si rivela spesso una chimera e l'ntera esperienza di singole vite può diventare patrimonio di tutti.Il fine ultimo delle tecnologie dell'informazione è dunque la conservazione e la manipolazione dei dati informativi di tutta la collettività, sia essa globale che locale.

I social network. Senza dubbio il progresso informatico è nato per rendere migliore la vita ma molti studi, basati su dati reali hanno evidenziato effetti negativi. Ci sono ripercussioni sulla psicologia umana da parte dei social network, del web, di internet che hanno rivelato forme particolari di dipendenza derivante da "Face Book", da "Twitter" e da altri "social" similari. Ugualmente non si può non dimenticare la frequentazione dei siti di giochi d’azzardo on-line come il poker, molto diffuso tra i giovani, e dei siti hard, che sono tra i più  gettonati. Peraltro strumenti come "Face Book" non sono naturali e non sono conformi alla pienezza di un rapporto interpersonale:  tutt’al più possono costituire un’occasione per conoscersi, cui poi, però, deve succedere una relazione di tipo diverso, che coinvolga con pienezza l’essere umano.

Progresso negativoLa tecnologia prorompe, impatta nel collettivo determinando una serie di riconnotazioni nell'agire delle persone con cambiamenti, spiazzamenti e riconfigurazioni della società. In quest'ottica di comunità coartata dagli sviluppi scientifici e dalle adozioni tecnologiche risultano assenti le dinamiche della dialettica tra i bisogni primari delle persone e le offerte tecnologiche che la società assorbe ricontestualizzandosi, spesso sacrificando parte del proprio bagaglio acquisito. E questo sta ad indicare una perdita secca nella capacità di arricchimento individuale.

Dall'uso, anzi dall'abuso, del computer sorge dipendenza, nascono comportamenti dissociativi e molto spesso, venendo a mancare la relazione "face to face" con altri esseri umani fondamentale per i rapporti sociali, si crea una specie di estraniazione, di distacco delle persone dalla vita reale. In questi casi lo interessato ricrea un proprio mondo virtuale dove, costruendo una proiezione artificiale di se stesso, si rifugua sempre più frequentemente in completa dimenticanza della vita quotidiana, quella vera, con evidenti ripercussioni sulla sua psicologia.

Colonialismo tecnologicoLa globalizzazione, manifestazione di interdipendenze economiche, culturali, politiche e tecnologiche con effetti positivi e negativi di rilevanza planetaria, è un fenomeno sociale contemporaneo che ha viaggiato e si è diffuso ovunque tramite l'incredibile velocità di circolazione delle idee e delle informazioni nelle cosiddette autostrade informatiche. Si è dunque creato un potentissimo mix tra questa moderna ideologia e la informatica che ha contribuito non poco alla standardizzazione dei modi di vivere e di pensare per cui i nostri stili di vita non sono poi così diversi dagli stili di vita del resto del mondo. Chiaramente questo è il risultato di una imposizione ideologica di tipo capitalistico che non viene democraticamente scelta dalle persone e che, non troppo nascostamente, tende alla omologazione delle popolazioni verso un modello di società consumistica.

La società come soggetto passivo. Insomma, anche se la società si fa soggetto passivo per le istanze e per le azioni della tecnologia, la persona saggia troverà sempre una via di mezzo, un equilibrio comportamentale che gli consentirà di utilizzare al meglio la evoluzione tecnologica messa a sua disposizione dall'universo digitale. Siamo al concetto di negoziazione tra società e tecnologia, tutto dipende infatti da come si utilizzano questi mezzi che possono risultare indispensabili per l'esistenza di ciascuno e che, se sfruttati adeguatamente permettono di conquistare livelli di vita superiori.

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