30 nov 2013

FANTASMI A ROMA


Beatrice Cenci 
1577-1599
Se riandiamo con la mente alla storia passata dell'uomo, troviamo, tra molte altre convinzioni religiose, una fede universale nell'esistenza di fantasmi o esseri eterei che sono vicini agli uomini ed esercitano su di essi un'influenza invisibile ma possente. In genere si crede che tali esseri siano spiriti o anime dei trapassati. (Carl Gustav Jung, I fondamenti psicologici della credenza negli spiriti, 1920)

Noi percepiamo il mondo che ci circonda attraverso la mediazione dei nostri sensi ma l'immagine che ne traiamo, essendo i sensi limitati, è di conseguenza incompleta. Dunque la realtà oggettiva non coincide con la realtà soggettiva anche se quest'ultima, in quanto correlata alle singole capacità sensoriali, può variare da persona a persona. Lo stesso dicasi per per il tempo. Esiste un concetto del tempo matematico, astratto, neutro, assoluto ed una dimensione soggettiva intesa come un fluire di fatti e avvenimenti connessi per conseguenzialità e durata. Ma la durata implica un inizio ed una fine per cui il tempo percepito è un movimento unidirezionale, dal passato al futuro passando per il presente. D'altro canto, esistendo numerose realtà soggettive, è possibile che il principio della conseguenzialità a volte possa essere diverso, anche bidirezionale.
Roma - Palazzo 
Cenci

Nel comune vissuto prima o poi arrivano momenti pieni di emozioni, capitano fatti e avvenimenti importanti, anche tragici, che rimangono indelebilmente impressi nella memoria singola e collettiva. I luoghi dove avvengono questi fatti ne conservano le tracce e le emozioni che hanno provocato. E qui, in questi posti, a volte alcuni percepiscono cose che non tutti hanno la possibilità di osservare. Le chiamano manifestazioni paranormali, presenze misteriose, fantasmi, e via di seguito. Roma rappresenta il terreno ideale per questi fenomeni. C'è chi pensa che a causa della sua storia millenaria, quando sulla città eterna cala la notte, folle di fantasmi di imperatori, papi, artisti, santi, signori della guerra escano fuori ad infestare le sue strade e le sue piazze: dicerie, leggende create ad arte per i turisti allo scopo di ravvivare con un pizzico di mistero gli scontati bus-tour di "Rome by night". Però c'è qualcuno, anzi molti, che hanno visto sul serio. Ed hanno parlato.
Ponte sant'Angelo 
dove si dice appaia 
lo spettro di Beatrice

Fonti attendibili riferiscono che il più conosciuto fantasma di Roma compare nella notte fra il 10 e l'11 settembre, lungo il ponte che conduce a Castel Sant'Angelo. E' il fantasma di Beatrice, una giovane donna appartenuta alla potente famiglie tardo-rinascimentale dei Cenci. Figlia del conte Francesco Cenci, uomo introdotto alla corte pontificia ma violento e dissoluto, la sua breve ma sfortunata esistenza è segnata dalle angherie e dagli abusi sessuali cui la sottopose il padre fin da tenera età al punto che, per impedirle di contrarre matrimonio dispose di segregarla in un piccolo castello,  di proprietà della famiglia Colonna. In quella forzata prigionia crebbe il risentimento di Beatrice verso il padre fino al punto di meditare il parricidio che poi attuò, con l'aiuto di alcuni complici, prima drogando l'uomo e poi infiggendogli un lungo chiodo in un occhio e nella gola. Successivamente, nonostante cercasse di nascondere il cadavere, il fatto fu scoperto dalle guardie papali, subì un breve processo e fu condannata a morte. 
Targa del 500° 
anniversario della
morte di Beatrice

La sentenza fu eseguita pubblicamente l'11 settembre 1599 sul Ponte Sant'Angelo e Beatrice terminò la sua giovane vita sul ceppo del boia con la decapitazione tramite spada. La vicenda colpì moltissimo l'opinione pubblica del tempo e il popolo di Roma la elesse a simbolo della resistenza contro l'arroganza dell'aristocrazia. Da allora in poi, nella ricorrenza della sua morte, il fantasma di Beatrice Cenci si manifesta sul luogo del supplizio vastità di bianco e con la testa mozzata sotto il braccio.

Ad ogni modo, che ci si creda o meno, i fantasmi romani sono un’occasione per penetrare la vera essenza della città eterna e magari conoscere luoghi e aspetti della sua più intima storia. Per ora ne io ne nessun'altro che conosca, durante i nostri tour notturni, abbiamo mai ha visto alcun fantasma. Ma chissà potrebbe darsi che anche loro, al nostro cospetto, si spaventino e scappino via.

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